Portofranco - 1 OTTOBRE 2022


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Nell’anno 1994 cessava l’operatività di Portofranco, un gruppo di artisti nato nella città di Livorno nel 1984 con lo scopo di praticare arte di ricerca nonché di indirizzare, alla cultura locale, una richiesta di rinnovamento e sviluppo. Ebbero così modo di operare in stretto e fecondo rapporto tra loro artisti di varia e diversa esperienza per modalità linguistiche e inclinazioni concettuali, estetiche e ideologiche: Pietro Addobbati, Mauro Andreani, Renato Bisso, Paolo Bottari, Michele Lorenzelli, Ellenio Mischi, Enzo Neri, Roberto Saviozzi, Renzo Sbolci, Renato Spagnoli, Bruno Sullo, Antonio Vinciguerra. Mauro Andreani e Paolo Bottari, cofondatori del sodalizio e attivi componenti di esso per l’intero decennio 1984-1994 hanno ritenuto opportuno ripercorrere la storia del Gruppo che, a loro modo di vedere, svolse un ruolo non insignificante nel campo della produzione artistica, nella gestione di attività promozionali e nello sviluppo del dibattito culturale in corso in quegli anni nella città della famosa beffa-Modigliani e della chiusura del Museo Progressivo di Villa Maria.

Ripercorrere la storia del Gruppo ha significato per loro, oltre tutto, “recuperare i temi di una fase artistica critica in cui si tentava di occupare lo spazio lasciato vuoto dal declino dell’Arte Concettuale con operazioni di revisione critica, restaurazione e postmodernismo e, a Livorno, con il ripiegamento su posizioni francamente tradizionalistiche” (B. Sullo). Non sarebbe giusto né corretto affermare che la Città non avesse, in tempi precedenti, esperito qualche tentativo di aggiornamento. Basti ricordare l’istituzione del Museo Progressivo di Villa Maria (1974) e la molto citata mostra Un’altra Livorno (1978) promossa dal Centro Rosciano; tentativi, preceduti dai ben noti Premi Modigliani (1955-1967), che produssero occasioni di approfondimento e dibattito le quali, purtroppo, e non certo per volontà dei promotori, non produssero gli sviluppi auspicati. Intanto alcuni degli artisti locali vocati alla ricerca avevano intrapreso la via dell’”esilio”, evidentemente reputando inospitale e privo di prospettive il cosiddetto terreno labronico. Erano peraltro attive, a Livorno, tre gallerie d’arte inclini alla presentazione di esperienze di ricerca e sperimentazione: Giraldi, Peccolo, Elefante. Se le prime due offrivano alla Città importanti occasioni di aggiornamento e confronto con esperienze provenienti prevalentemente dall’esterno, la terza permetteva di incontrarsi e di esporre a quei giovani artisti locali il cui lavoro si collocava in posizione critica, se non in antitesi, rispetto alla tradizione labronica.


Il 1984, l’anno della beffa, segnò comunque un ulteriore arretramento anche rispetto a quei tentativi di cui abbiamo detto e fu in quel contesto che Portofranco vide la luce. Alcuni dei componenti di Portofranco sono frattanto scomparsi: Pietro Addobbati, Renato Spagnoli, Bruno Sullo, Ellenio Mischi, Enzo Neri. Se dei primi due sono stati pubblicamente evidenziati i meriti con esposizione delle loro opere in prestigiosi spazi pubblici, degli altri non meno meritevoli artisti scomparsi – e non per tutti – altro non è apparso se non la notizia del decesso, con omissione di qualsivoglia atto che rappresentasse il riconoscimento del loro impegno e la volontà di programmare una seria, compiuta valutazione critica della loro opera. Andreani e Bottari hanno concretizzato il loro progetto di rendicontazione dell’attività del Gruppo mediante il libro

 PORTOFRANCO
arte di ricerca a Livorno 1984-1994
che sarà da loro stessi presentato a quanti interessati
presso lo STUDIO ELISI – Via G. Verdi 34A - Livorno
sabato 1 ottobre 2022 dalle ore 10 alle ore 20


Nell’occasione saranno proiettati, in loop, due video: l’uno relativo all’attività svolta in proprio da Portofranco, a Livorno e altrove, nel decennio di vita; l’altro relativo all’attività espositiva che il Gruppo ebbe a organizzare e gestire nel Centro di Ricerche Espressive Asilo Notturno di Via Terreni.
Il libro, stampato in quantità limitata e non destinato alla vendita, sarà offerto in omaggio a tutti coloro che coltivarono rapporti con il Gruppo nel corso della sua vita quali artisti che ne fecero parte o che con esso interagirono per via creativa, nonché ai soggetti delle sfere politica, sociale e culturale con i quali Portofranco ebbe a che fare per rapporti talvolta costruttivi, talaltra civilmente conflittuali e in ogni caso giudicati dagli autori fecondi in quanto terreno di confronto sulle specifiche tematiche d’interesse del Gruppo.
A coloro che, pure interessati, non potranno materialmente ricevere il libro, sarà offerta la consultazione integrale di esso in digitale ai link che saranno loro comunicati in occasione dell’incontro.

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L’iniziativa, accolta di buon grado dallo STUDIO ELISI, sarà l’occasione per rivisitare, oltre alla storia di Portofranco, un tratto ormai lontano della storia culturale della Città, con le sue luci e le sue ombre.






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Documentazione fotografica e video della giornata di Portofranco presso lo STUDIO ELISI:

Paolo Bottari e Mauro Andreani autori del libro Portofranco - Arte di ricerca a Livorno 1984-1994










Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli 2022, con la storica lapide del Cacciucco alla livornese di Portofranco 1987